La pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio a Sala Bolognese: storia e memoria di una comunità

Settore in cui opera l'Ente
Ricerca scientifica e tecnologica
Comune in cui opera l'Ente
Sala Bolognese
Tipologia Ente

Università pubblica

IL PROGETTO

La storia della pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio a Sala Bolognese è emblematica per analizzare le vicende storiche e sociali che hanno caratterizzato la pianura emiliana. Sorta nel 1096 in luogo di un’antica fondazione paleocristiana, nel corso del XVII secolo la chiesa è stata completamente rinnovata in forme barocche, per poi essere abbandonata all’inizio del Novecento. Solo nel 1920, grazie all’iniziativa di don Alfredo Botti e dell’architetto Giuseppe Rivani, la pieve è stata riportata alle sue fattezze originarie romaniche. Il progetto dell’Università di Ferrara intende valorizzare la storia della pieve, e allo stesso tempo indagare il legame storico e identitario della comunità di Sala Bolognese con il monumento. Per ottenere una comprensione accurata di questo patrimonio, il gruppo di ricerca si compone storici dell’arte, archeologi, e antropologi. L’obiettivo è di riordinare i materiali d’archivio relativi alla chiesa, inclusa la documentazione fotografica di inizio Novecento che testimonia la fase barocca della pieve, di studiare gli interventi di Rivani nelle strutture architettoniche e negli arredi liturgici, nel più ampio contesto dei revival neomedievali, e di realizzare un’indagine di public history che coinvolga i cittadini di Sala, per costruire una migliore comprensione condivisa della storia locale e restituire alla pieve il ruolo di custode della memoria locale.

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Il progetto prevede per la primavera 2026 la realizzazione di due obiettivi: a) l’installazione di un pannello informativo che racconti la storia della chiesa a cittadini e visitatori, attualmente assente nella pieve; b) una mostra fotografica dedicata alla storia della chiesa, con il materiale raccolto durante la ricerca, da organizzare in uno spazio di Sala Bolognese ancora da individuare e nel Palazzo Turchi di Bagno a Ferrara, sede dell’Università.